Gli Sposi

Marc Chagall: “Gli Sposi” 1934 olio su tavola ubicazione sconosciuta

I protagonisti del dipinto sono gli sposi intenti a volare felici, il gallo bianco è di buon auspicio, un angelo suona allegramente il violino. In alto il sole riscalda la scena. La Torre Eiffel ci comunica che la scena è ambientata a Parigi. In lontananza si intravedono gli sposi che stanno per iniziare il loro cammino matrimoniale. I colori pastello contraddistinguono le opere di Chagall.Marc Chagall, Gli sposi e la torre
Eiffel, 1934. Olio su tavola di legno.

DESCRIZIONE

La dimensione misterica dell’ amore coni è letta sulla falsariga dell’ alleanza dell’ AnticoTestamento. Le cifre di un’ umanissima storia divina da vivere essenzialmente come relazione unificativa di alterità. Quindi nell’ immagine i due sposi manifestano la gioia di vivere nell’ affettuosa tenerezza che li lega. Come sempre, in Chagall, sogno e realtà si mescolano in un flusso continuo e armonioso. Inoltre lo sposo si rivolge dolcemente alla bianca figura della sposa, e ambedue volano serenamente, quasi adagiati su di un gallo che, simbolicamente, con il suo canto annuncia il giorno che verrà e sconfiggerà il buio che si trova sulla destra. La loro unione è quindi presagio di vita, espressa anche dal bambino disegnato accanto a loro.

Infine le immagini si proiettano su di un luminoso sfondo, non solo personale, ma della società intera, concretizzata nel villaggio sottostante. Dell’ impegno assunto di vivere semplicemente insieme, danzando il loro amore, fa fede la capanna che si intravede nel quadro. Un sole fiammeggiante trasmette speranza e colore, mentre il violino esprime la sinfonia della vita vissuta nella fedeltà e nel dono reciproco.Tutto l’ insieme introduce felicemente lo spettatore nell’ anima stessa di Chagall, che portava in sé tutte le ricchezze della tradizione russa ed ebraica. Nella grandezza del suo personalissimo genio, egli aveva assorbito molto della cultura religiosa e figurativa dell’ ortodossia cristiana, con particolare riguardo all’icona che aveva fatto propria. L’opera di Chagall è stata definita: “Una finestra sul mistero dell’uomo e del mondo, una scala di preghiera, un bastone per un cammino di fede”.